di Gabriele Basso
Già qualche tempo fa ci era stata “denunciata” la mancanza di acqua dalle fontanelle del parco di Via Frignani, in più in questi giorni si va ad aggiungere anche la mancanza della corrente elettrica, infatti via email ci scrivono: “…sto cercando di capire le motivazioni che vedono il parco di Via Frignani senza acqua alle fontanelle, da un anno e da diversi giorni anche senza corrente con la conseguenza che la pompa dell'irrigazione non parte e il parco si sta seccando a vista d'occhio…..”.
Se è vero che in questo momento oltre all’acqua manca anche la luce e che quindi l’irrigazione non funziona per mancanza di corrente, non d’acqua, è pacifico pensare che le fontanelle non siano in grado di poter servire ai cittadini il servizio. E’ auspicabile, però, che una volta riattivata la corrente, si provveda anche all’acqua. Non dimentichiamo che tra le tante cose per cui Roma è famosa c’è anche la grande quantità di “nasoni” sparsi per la città.
‘A RIDATECE ER NASONE
Preso atto di quanto sta accadendo mi sono recato presso il parco di via Frignani per capire se le fontanelle fossero manomesse, danneggiate o chissà cosa. Ho constatato che in realtà, su quattro fontanelle, due risultano avere il “nasone” chiuso con un “tappo”, una è senza “nasone” e l’ultima, quella che sembrava a prima vista poter funzionare, perché dotata di un rubinetto da abitazione, anch'essa non era funzionante.
Un’altra cosa che ho notato è che i tombini sul retro delle fontanelle risultato tutti mossi. Ciò è soprattutto evidente in quelli senza né tappi né rubinetti, infatti da quei tombini è possibile aprire o chiudere, in modo permanente, l’afflusso di acqua alla fontanella.
SENZA ACQUA SI SECCANO LE PIANTE E LE TASCHE DI NONNI E GENITORI
La competenza di tutto questo non sappiamo se è dell’ACEA, del Servizio Giardini o di chi gestisce il PVQ, però sappiamo che in un modo o nell’altro qualcuno deve sistemare questa situazione, soprattutto ora che fa così caldo. Le persone che ci hanno scritto ci hanno fatto notare che, mentre i bambini giocano nel parco se hanno sete e si devono rinfrescare, visto che non possono bere dalle fontanelle sono costretti a servirsi del Chiosco del PVQ.
Questo non è né giusto, né corretto.
Se voglio servirmi del chiosco lo faccio per mia scelta. Non perché obbligato dall’incuranza o negligenza di chi dovrebbe sistemare questi problemi.
Ci aspettiamo, come CdQ, che venga ripristinato, al più presto, il corretto funzionamento di acqua e luce, all’interno del parco, non vogliamo che siano i cittadini a dover prendere “chiavi inglesi” e “pappagalli” e riaprire l’acqua dai tombini del parco per vedere ripristinato il diritto ad un bene essenziale: l’acqua.
Facciamo presente che attualmente, come già postato su Facebook, anche nel parco campagna fra Via Banzi e la scuola Santi Savarino, l’illuminazione pubblica risulta spenta.