di Gabriele Basso
Ancora una volta il problema illuminazione affligge il quadrante sud di Roma e ancora una volta a farne le spese sono i cittadini che a Tor de' Cenci e dintorni sono al buio da mesi, a volte solo i parchi, a volte alcune vie oppure come in questi giorni buona parte delle strade, situazione che sembra non imbarazzate il Municipio IX.
Quello che colpisce è la lentezza nel ripristino del servizio, profumatamente pagato dal cittadino, che vede lesi i propri diritti, primo fra tutti la sicurezza personale.
Da giorni su Twitter imperversa l'argomento con protagonista il profilo ufficiale del Comune di Roma, alcuni consiglieri comunali, questo CdQ e semplici cittadini che giornalmente denunciano il disservizio elettrico.
Le notizie che giungono da ACEA e Municipio IX sono: una volta è colpa dei guasti dovuti al temporale, una volta si parla di furti di rame, ecc. quello che è certo è che manca un servizio, un servizio che il cittadino paga e allora ci chiediamo, perché pagare per un servizio del quale non usufruiamo?
Un provocazione, certo, ma anche un modo per avere risposte concrete ed immediate dall'Amministrazione.
È evidente che un guasto si risolve in pochi giorni, qui il problema va avanti da mesi e allora diciamo le cose come stanno:
- i soldi per l'illuminazione dei parchi non ci sono, mettetevelo in testa ve l’avevamo già detto;
- ci sono furti di rame che vanno avanti da mesi ed ecco perché i "guasti" hanno tempi lunghi prima del ripristino, anche perché il Municipio IX passa la palla ad ACEA e ACEA la rimbalza al Municipio IX dicendo che sono interventi straordinari e che sono Loro a doversene occupare.
Comune di Roma e Municipio IX devono dare una svolta a questa situazione imbarazzante perché la gente PAGA dunque PRETENDE, sta alle Autorità far rispettare le regole e mostrare veramente che SARÀ TUTTA UN'ALTRA COSA, altrimenti nei prossimi giorni i cittadini arrabbiati cominceranno a presentare denuncie, per attentato alla pubblica incolumità, attentato alla sicurezza dei trasporti (pubblici e privati) ed interruzione di pubblico servizio, come è stato già fatto in altri municipi.
Fate Vobis.
[widgetkit id=9]