L’ultima trovata della Belviso.

Arriva il referendum sull’ex campo nomadi….

Peccato che non sia arrivato durante le vacanze di Natale, avremmo potuto  “giocare” a riempire le schedine che ci sta inviando.

I Rom sono andati via da Tor de’ Cenci alla fine del mese di settembre. Le prime dichiarazioni del Vice Sindaco di Roma Capitale furono quelle che rassicuravano i cittadini perché Lei nel giro di pochissimi giorni avrebbe dato un’altra destinazione e quindi una nuova assegnazione all’ex campo, ormai vuoto.

Ma una cosa è dire di voler intervenire subito, come l’entusiasmo del momento consigliava, e altra cosa è sfruttare la questione nomadi, dopo una riflessione a freddo attenta e accurata.

La prima avrebbe dato sicuramente i frutti sperati da tutti i cittadini, che non vedevano l’ora di constatare l’effettiva nuova assegnazione del campo, al fine di togliersi le paure che da anni si portavano dietro, con lo spauracchio che quella terra sarebbe stata sempre popolata da Rom e solo da Rom.

L’altra via, invece, porta a sfruttare il trasferimento per le prossime elezioni che si terranno a breve.

Cosa scegliere?

Il buon politico avrebbe scelto l’immediata assegnazione.

Il politico astuto sceglie invece di sfruttare al massimo e a proprio esclusivo vantaggio, quanto accaduto.

Se le due opzioni fossero state coincidenti, allora non ci sarebbe stato niente di male. Ma purtroppo, qualcuno si è subito reso conto che non coincidevano e bisognava dunque fare una scelta, anche se rischiosa.

Sveva  Belviso l’ha fatta!!

Benefici per uno, guai per tutti.

A chi i benefici di tale scelta? Facile rispondere. Fare una campagna elettorale non è cosa da poco. Noi riteniamo che la Belviso sia stata mal consigliata e ci rivolgiamo a Lei perché non si perda ancora tempo.

E’ Lei infatti che nella veste di Assessore di Roma Capitale per le Politiche sociali e dei servizi alla persona  -  Coordinamento generale degli interventi in materia di politiche sociali e della sicurezza  -  Attuazione del piano nomadi,  ha la delega specifica sulla questione, potendo quindi in qualunque momento apporre una firma e mettere fine a questo gioco particolarmente pericoloso nel quale si è tuffata.

Che farebbe una nuova Amministrazione?

Le elezioni sono troppo vicine. Ci può essere il cambio di amministrazione. E tutto verrebbe rimesso in discussione. Se a tutto questo aggiungiamo la pressione di certi “pescecani”, le associazioni “caritatevoli”, quelle che ci mangiano sopra, quelle ipocrite e tante altre di cui è meglio non parlare, allora il quadro è completo.

Si sta giocando con il fuoco.  Quello stesso che i cittadini di Tor de’ Cenci non vogliono più vedere ardere in quel famoso campo. Per troppi anni sono stati avvelenati dai fumi di diossina.  Basta! E’ un gioco troppo pericoloso. Già se l’assegnazione avverrà entro la fine del mese,  i rischi saranno comunque notevoli. Se invece sarà effettuata dopo il mese di gennaio, sarà quasi impossibile predisporre l’area per poter portare a compimento quanto si era già pensato di inserire negli incontri avuti in Campidoglio tra il Comitato e il Vice Sindaco (e senza referendum):

-         capolinea 706 e Filobus;

-         parcheggio di scambio;

-         deposito AMA;

-         campo sportivo.

 

Sarà troppo facile per chi ha altre idee azzerare le iniziative appena abbozzate e rimettere tutto in ballo con tanti saluti alle promesse fatte e ripetute in questi ultimi mesi. Per questo chiediamo che almeno  inizino i lavori. Almeno mettiamo i piedi nel piatto!

Sveva,  per  favore,  

fai la campagna elettorale basandola su altri argomenti e su altre questioni.

E chiudi, una volta per sempre, questa vicenda.

Hai il potere di farlo! Potere che ti hanno dato proprio i cittadini di

Tor de’ Cenci e dei quartieri limitrofi.

Non tradire, così maldestramente, il mandato che ti è stato affidato!

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