Le Cronache di Tor de’ Cenci e il deposito che divenne discarica

Le Cronache di Tor de’ Cenci e il deposito che divenne discarica

di Gabriele Basso

Era il 27 settembre del 2012 ed i cittadini di Tor de’ Cenci e Spinaceto festeggiavano la loro liberazione; la liberazione da quella che per molti sembrava essere una condanna a respirare diossina o a tenere le porte e le finestre sigillate per evitare di soffocare con quell’aria inquinata, soprattutto nel periodo estivo.

Come Comitato abbiamo fatto di tutto per far chiudere il Campo Nomadi di Tor de’ Cenci, non per razzismo, di cui i finti buonisti ci accusavano, ma perché i fumi giornalieri che respiravamo, non facevano altro che avvelenarci.

Ebbene ci sono altri cittadini, personaggi del mondo dello spettacolo come Enrico Montesano che  in un intervista a Il Tempo  disse pochi mesi fa tali parole “Segnalazione su un campo nomadi ai Parioli? – in realtà il campo era vicino ma non ai Parioli - per carità di Dio, vogliamo farci accusare di razzismo?” e continua con “Arriva quell’odore acre di fumo. Anche l’altra notte, ero sveglio e mi sono precipitato a chiudere le finestre ma era troppo tardi, è cominciato subito il bruciore alla gola, sa dopo quarant’anni di teatro si diventa estremamente sensibili nelle prime vie aeree…” di certo chi parla non è solo un esponente del mondo dello spettacolo, ma anche un personaggio che ha fatto politica e quindi il suo scagliarsi contro una mala gestione dei campi nomadi e quello che ”produce”, ha una duplice matrice..

Detto ciò, successivamente alla chiusura del campo di Tor de’ Cenci, come Comitato di Quartiere, avevamo fatto richiesta di adibire tale area a:

  1. Parcheggio di scambio con capolinea autobus, in attesa della tanto sospirata fermata del Trenino Pontino che da anni ormai chiediamo.
  2. Nuova isola ecologia AMA, come quella già presente su Via Laurentina, in sostituzione del deposito AMA di Spinaceto di Via Renzini, così da poter recuperare il vecchio asilo nido di Spinaceto, vista la carenza di tali strutture sul territorio comunale.

A differenza di altri che, con idee a dir poco bizzarre, volevano trasformare quell’area in una pista di go-kart o darla in gestione temporanea al Tor de’ Cenci Calcio (in Italia tutto ciò che è temporaneo diventa definitivo), noi eravamo e siamo ancora gli unici che senza scopo di lucro si battono affinché quell’area diventi utile per i cittadini.

Ad oggi, la zona che doveva essere utilizzata per un breve periodo come deposito per i cassonetti, tolti dalle strade per iniziare la raccolta differenziata porta porta, ha dato vita ad un cimitero di cassonetti ma soprattutto ad un luogo in cui ci si prostituisce e peggio ancora i soliti noti riversano immondizia di vario genere, insomma, sarà stato risolto il problema diossina, ma adesso c’è il problema prostituzione e discarica.

Ci chiediamo: quando questa amministrazione inizierà ad ascoltare la voce dei cittadini e a intervenire prima che le situazioni diventino senza ritorno?

 

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