Qualche giorno fa, un rappresentante del Comitato, ha avuto il piacere di parlare con una persona che sembrava essere molto informata sull’argomento Bretella; di seguito vi riportiamo il riassunto di quella che potremmo definire una chiacchierata con chi sa di cosa sta parlando.
La chiacchierata è iniziata così: “Sa perché faranno la Bretella? Perché nella valle del Tevere nella zona che viene comunemente chiamata Tor di Valle sorgerà il nuovo stadio della Roma”
A questa notizia ho risposto con un: “E’ sicuro?”
La sua risposta è stata “Abbastanza” (ridendo sicuro di se stesso) allora ho chiesto le motivazioni di cotanta sicurezza e lo stesso, ci ha dato vari spunti per credere a quanto detto.
“….potrei dire che tutto è iniziato quando gli americani sono arrivati a Roma, acquisendo il pacchetto di maggioranza della A.S.Roma; da quel momento in poi i politici e i palazzinari ma soprattutto i “politici palazzinari” della Capitale hanno fatto a gara per incontrarli e per dare la Loro disponibilità affinché scegliessero i loro terreni per la realizzazione del nuovo impianto sportivo.
Tutto questo al fine di ottenere cubature per la realizzazione di nuovi centri abitati (Tor di Valle possiede già questi requisiti).
Insomma altri quartieri, in quelle zone che attualmente sono soggette a vincoli ambientali e paesaggistici.
E’ passato un anno dal loro insediamento e in questo anno, come sappiamo, ne sono successe di cotte e di crude. Ti ricordo che la società Roma oltre ad essere degli americani è anche di Unicredit, uno degli istituti di credito più importanti d’Italia.
Ma torniamo alla Bretella, perché dico che la sua realizzazione è strettamente collegata col nuovo stadio?
Nel marzo del 2012 già si parlava di alcune zone di Roma sulla quali far sorgere il nuovo impianto e fra tutte, la più accreditata, ieri come oggi, è sempre stata Tor di Valle (già nel 2008 venne presentato un progetto clicca qui), ma soprattutto, le cubature già presenti, basterebbero per la costruzione dello Stadio e i Parnasi, proprietari del terreno, non dovrebbero chiedere ulteriori autorizzazioni; nell’aprile 2012 per la precisione il 12 aprile Mark Pannes, l’amministratore delegato statunitense del club giallorosso, postò su TWITTER un messaggio con la seguente foto nella quale molti hanno individuato la zona di Tor di Valle.
Essendo americani e “maghi” nel deviare l’attenzione su altri obiettivi non è detto che ciò non fosse stato fatto volontariamente, ma poco importa, Loro comunque hanno una foto di quell’area ed hanno incaricato la Cushman & Wakefield LLP di trovare la soluzione migliore che molti vedono in Tor di Valle.
Appurata questa notizia voi potreste dirmi: “si ok ma ancora non ho capito quale sia la connessione fra la Bretella e lo Stadio?”
Semplice, vediamo i Tempi di realizzazione delle due opere.
Da quello che è dato sapere la Bretella dovrebbe iniziare nel 2013 e finire nel 2018, sono gli stessi tempi di realizzazione dello Stadio, anche se gli americani dicono 4 anni ma in realtà la stessa Juventus ha impiegato 4 anni fra progettazione e realizzazione dello Juventus Stadium avendo già da anni pronto buona parte del progetto, in più c’è da considerare la viabilità di zona; è pressoché impossibile che il nuovo impianto sportivo venga costruito in una zona mal servita da strade e mezzi pubblici e la maggior parte delle altre “zone” pretendenti hanno grossi problemi di traffico.
Ne consegue che, obiettivo primario, dovrà essere una viabilità che renda facile l’accesso alla nuova struttura, in più, nella suddetta zona, non sorgerà solo la nuova “casa” della A.S. Roma ma anche alberghi, centri commerciali e probabilmente un piccolo quartiere (ti pare che due case non le fanno….siamo a Roma).
E’ pacifico pensare che le due strade attualmente esistenti Via del Mare e Via Ostiense e in parte il GRA, non sarebbero in grado di sopperire ai volumi di traffico a cui si andrebbe incontro nel momento dell’apertura dell’impianto ma, grazie alla Bretella, l’accesso avverrebbe da altri due punti, dalla Pontina e dalla Roma Fiumicino, insomma da due autostrade che eliminerebbero, e di parecchio, il problema del traffico.
La Bretella poi faciliterebbe l’arrivo anche dei tifosi, definiamoli extraterritoriali, che poco conoscono Roma e le sue strade, in più, la vicinanza con l’aeroporto di Fiumicino, garantirebbe ai tifosi e alle squadre ospiti di raggiungere facilmente e velocemente il nuovo impianto sportivo.
Ultima cosa, nei prossimi giorni sarà resa nota la Short List, cioè la lista delle aree dove costruire lo stadio, di sicuro la Cushman & Wakefield LLP avrà già preso accordi ma cercheranno di lavorare ancora sotto traccia.
C’è da dire che la notizia, di qualche settimana fa, in cui il giornalista R.Maida del Corriere dello Sport scriveva “..Entro fine mese, poi, la Roma presenterà la sua mini-lista di aree dove poter costruire lo stadio, che non sarà pronto prima del 2016. Ieri si è saputo che Unicredit ha comprato per 50 milioni un terreno nella zona dell’ippodromo di Tor Di Valle….” Lascia pochi dubbi, ma a questo mondo tutto è possibile. Naturalmente non ho la certezza al 100% che lo stadio si farà in quella zona (ride) ma tutto lascia pensare che sarà così.
Il Comitato di Quartiere ha voluto riportare quanto raccontato, guardandosi bene dal prendere per buono quanto riferito. Quindi, lungi da noi dire come andrà a finire, soprattutto dopo aver appreso da alcuni giornali che, Parsitalia Real Estate, di cui parlava il nostro interlocutore, sembra abbia presentato un progetto dal quale è sparito lo Stadio, facendo tramontare l’opzione Tor di Valle; sarà un’altra mossa per deviare l’attenzione altrove?
Ciò non toglie che la presentazione di un progetto con o senza Stadio lascia pensare che la Bretella andrà a servire questo nuovo quartiere.
Questa chiacchierata insinua il dubbio, vedremo cosa succederà.