Al Vice Sindaco di Roma Capitale
On. Sveva Belviso
P.zza del Campidoglio Roma
OGGETTO: Campo Nomadi di Tor de Cenci. Problematiche derivanti dalla continua emanazione di fumi causata dalla combustione prevalente di pneumatici.
Il Comitato di Quartiere in epigrafe, da tempo è stato coinvolto dai cittadini residenti in merito alle problematiche derivanti dai comportamenti degli occupanti del campo nomadi ed ha più volte affiancato le segnalazioni e le rimostranze avanzate singolarmente.
Rimostranze e segnalazioni che sono cadute nel vuoto o, ad essere benevoli, non hanno prodotto effetto tangibile alcuno.
La questione dei fumi tossici, però, ha ormai superato ogni limite di sopportazione e da, delle istituzioni a tutti i livelli, un'immagine di ignavia e connivenza desolante. L'assenza di qualsiasi azione repressiva di tali comportamenti e di prevenzione per non far ripetere tali azioni può, infatti, essere tacciata soltanto come connivenza con comportamenti criminosi e sprezzo dei cittadini che, ossequienti alle leggi, si trovano a subire danni ed irrisioni, frustrati nella loro impotenza a veder rispettate le norme di civile convivenza che, ad ogni piè sospinto, le istituzioni invocano da parte della cittadinanza.
Possibile che in tutti questi anni, per quanto riguarda la Sua amministrazione siamo oramai alla soglia del triennio, nessuno, anche quando costretto all'intervento dalle pressanti invocazioni dei cittadini, abbia sentito la necessità di evidenziare la gravità del problema? Possibile che anche di fronte alle documentazioni fotografiche sia stata scelta la strada della giustificazione, infingarda ci consenta. Possibile che in presenza di flagranza non è possibile adottare alcuna sanzione? Possibile che Comando Carabinieri e Commissariato non avvertano l'aria ammorbata che, quasi tutte le notti, assedia Tor de Cenci? Possibile che i Vigili del fuoco, allorquando intervenuti, non siano stati in grado di rilevare i resti dei copertoni bruciati? Possibile che nessuno di questi Enti territoriali riesca a superare gli intralci burocratici e rispettare il sacrosanto diritto dei cittadini di essere messi a conoscenza degli esiti dei loro interventi, verbali e relazioni inclusi? Possibile che nessuno si preoccupi delle nefaste conseguenze che tali azioni comportano quali la possibile contaminazione del sottosuolo e la permanenza nell'aria di particelle cancerogene?
La cittadinanza la sua parte la sta facendo, sollecitando costantemente (quotidianamente) i responsabili territoriali e a supporto di queste richieste si è premurata di aderire massicciamente ad una PETIZIONE che Le consegniamo.
Chiediamo alle autorità cui la petizione è intestata e, a Lei in particolare, di intervenire a tutti i livelli perché, una volta per tutte, si intervenga ponendo fine ad uno sconcio per i cittadini ed ad un insulto alle Leggi dello Stato e alla dignità di tutte le Istituzioni.
Atteso il suo costante e personale impegno e l’incarico riguardo ai nomadi conferitole dal Sindaco, impegno per cui si sta adoperando per spostare quelli del campo di Tor de Cenci nel nuovo campo attrezzato di La Barbuta, siamo sicuri che la PETIZIONE non cadrà nel vuoto. Nel contempo la mobilitazione dei cittadini interessati non si spegnerà fino a quando non ci sarà un esito positivo rispetto agli auspici di restituire il territorio ad una dimensione di normalità sia per la salute pubblica che per la sicurezza.
per il Comitato di Quartiere
Roma, 21 dicembre 2011 Il Vice Presidente
Massimo Tesei
