15 febbraio 2018 ore 14.30 Sala Consiliare del IX Municipio
Consiglio Straordinario sull’impianto rifiuti in Via di Valleranello.
Su richiesta delle opposizioni si è svolto un Consiglio sul tema del deposito/discarica di Via di Valleranello.
I primi interventi sono stati quelli delle associazioni e comitati. il segretario dell’ACCV (associazione cittadini comprensorio vallerano) e il presidente del C.d.Q. Eur Vallerano hanno fatto presente che l’area scelta per l’impianto non è idonea per diversi motivi: strada di accesso stretta, vicinanza delle abitazioni, traffico di camion eccessivo, vicinanza al fosso di Valleranello, inoltre nella zone ci sono alberghi, ospedali, ecc. quindi non si è pensato neanche alla salute pubblica.
Il presidente del C.d.Q. Tor de’ Cenci – Spinaceto ha invece posto l’accento sul fatto che quell’impianto si trova al centro di un abitato di circa 70 mila abitanti ed è pazzia aver dato una autorizzazione di quel genere, come se la zona fosse disabitata.
Ha ricordato i casi di incendi di capannoni di questo tipo e il fatto che per spegnere tali incendi si sono impiegati anche tre giorni. Ciò significa diossina profusa a piene mani che, se malauguratamente si dovesse verificare da noi, la ritroveremmo depositata su terreni, balconi, sulle coperte dei letti e suppellettili delle case e cosa ancora più grave nei polmoni della popolazione di tutte le età.
Ha chiesto, pertanto, l’immediata revoca della concessione da parte della Città Metropolitana di Roma che l’ha concessa. Revoca che deve essere fatta senza tentennamenti.
Ci sono poi stati altri interventi di cittadini piuttosto arrabbiati che hanno dichiarato, senza mezzi termini, che hanno poca fiducia nelle dichiarazioni ufficiali, sia della ditta, sia degli amministratori pubblici che hanno dato i pareri tecnici e amministrativi. Infatti hanno fatto rilevare l’incongruenza tra il materiale che arriva all’impianto e il lavorato. Secondo i cittadini se il lavorato è pari ad un terzo di quello che arriva che fine fanno i rimanenti 2/3 ?
Tanti gli interrogativi su questa vicenda che è stata tenuta nascosta ai cittadini e ci dicono anche al Municipio IX che non è stato minimamente interpellato, forse sicuri di avere la loro piena accondiscendenza come, del resto, si è verificato con la questione del Filobus dove dall’alto hanno deciso e il Municipio 9 ha chinano il capo, soprattutto il Presidente D’Innocenti che il capo lo ha messo sotto la sabbia come gli struzzi. Tante volte è stato sollecitato e mai ha dato una sola risposta su questa questione, pure vitale per la mobilità dell’intero quadrante.
Anche in questa occasione forse sarebbe successa la stessa cosa se non ci fosse stata una vera insurrezione dei cittadini che hanno costretto, al contrario dell’altra volta, i consiglieri pentastellati ad alzare finalmente la testa e mettere dritta la schiena.
Dopo i cittadini hanno parlato i consiglieri di maggioranza ed opposizione. Tutti, finalmente, d’accordo che quell’impianto va stoppato e tutti hanno presentato un loro documento che va in quella direzione. Dopo alcune scaramucce si è deciso di sospendere il Consiglio per dare modo ai consiglieri di trovare un accordo comune per portare avanti un unico documento. E così è stato. Si è dato mandato al Presidente del Municipio D’Innocenti di intraprendere tutte le strade tecnico/amministrative per arrivare alla revoca della licenza. Per una volta, grazie a questa vicenda, si sono visti cittadini e politici dalla stessa parte della barricata. Dalla parte del buonsenso. L’auspicio è che il sentiero tracciato possa essere percorso anche per altre questioni.
I numeri dell’impianto in breve:
- Il deposito/discarica, così come è stato ribattezzato, è costituito da un capannone di 870 mq e da un’altra superficie esterna di 2500 mq, completa l’area un terreno lasciato disponibile per la movimentazione logistica stimato in circa 990 mq.
Quindi, il tutto è addirittura meno di mezzo ettaro nel quale si dovrebbero smaltire (teoricamente) una quantità di rifiuti stimati in oltre 75 mila tonnellate l’anno. Una pazzia.
I materiali dovrebbero essere portati per lo stoccaggio e la successiva lavorazione da 98 camion al giorno che una volta scaricato il materiale tornano indietro. Quindi il passaggio non sarà di 98 camion ma di 98 x 2 = 196 e allora se i numeri sono questi non di 12 camion l’ora dobbiamo parlare ma del doppio. Speriamo di aver interpretato male e ci piacerebbe essere smentiti dall’azienda “Lazio Maceri srl”. Per la prima volta saremmo contenti di essere corretti.
- Ci sono poi i numeri della strada. Qui siamo addirittura all’assurdo. Il Presidente della Commissione LL.PP. del Municipio Paolo Mancuso, nel suo intervento ha detto che da misurazioni eseguite con un suo collaboratore è risultato che la larghezza della strada è pari a m 4,60 se si considera che un camion ha una larghezza di m 2,45 si capisce che è impossibile non solo per 2 camion ma addirittura per un camion e una macchina passare contemporaneamente in quella strada. E allora …. Che tipo di autorizzazioni sono state date. E da chi? E i vigili del fuoco cosa dicono in merito?
- Altra distanza misurata dal Presidente Mancuso è quella relativa all’abitazione più vicina. Si è parlato, in queste settimane, di 150 metri, mentre invece la verifica effettuata ha dato come risultato solo 47 metri. Uno choc sentire questi numeri per i tanti partecipanti al Consiglio Straordinario.
Tutti ci auguriamo che, sotto la spinta dei cittadini, il Presidente del Municipio D’Innocenti riesca ad ottenere quello che è stato unitamente concordato che è quello che i cittadini si aspettano da questa Amministrazione.
Come sempre vi terremo informati visto che nuovi sviluppi dovremmo averli nel giro di pochi giorni.