Ed è arrivato il giorno della manifestazione.
L'altro ieri tutti in Via Ardeatina Km14 per dire NO alla discarica.
Tutti… bè tutti proprio no, quelli che sono potuti arrivare.
Bloccate le strade per togliere alla popolazione il diritto di manifestare.
C'è stato un vero e proprio boicottaggio da parte dell'Amministrazione Comunale. Il Sindaco Marino - grazie ai Vigili di Roma Capitale - ha fatto bloccare le auto e persino le moto dei cittadini, a circa 2 Km dalla manifestazione, che comunque si è tenuta lo stesso. Ma moltissimi cittadini hanno dovuto girare l'auto e tornare indietro arrabbiatissimi. Sono stati bloccati persino i giornalisti che avrebbero dovuto informare i cittadini.
Presenti tutti: esponenti di centrosinistra, di centrodestra e 5 Stelle.
Erano presenti molti cittadini e molti Comitati, le Autorità presenti e passate: da Alemanno a Santoro e altri Consiglieri del IX Municipio, da Catarci a Calzetta e addirittura i Sindaci dei Castelli; Consiglieri comunali e di altri Municipi. Tutti hanno ribadito che la discarica a Falcognana non va fatta.
Vogliamo impianti come quelli degli altri
paesi europei più evoluti.
Il nostro Comitato di Quartiere ritiene che il problema sia nazionale e vada quindi risolto dal Governo e dal Parlamento, con una nuova legge che imponga un termovalorizzatore, un inceneritore, o qualunque altro sistema di smaltimento delle immondizie a ogni singola Regione.
Quindi, in una zona lontana da città, piccoli o medi centri abitati o villaggi, un'area disabitata dove costruire impianti all'avanguardia e chiudere una volta per sempre la questione immondizie e soprattutto discariche, di cui nessuno vuole più sentire parlare.
Alla manifestazione di martedì sulla Via Ardeatina eravamo circa 400 persone e altrettante sono state bloccate, sia nella strada a nord, sia in quella a sud, per evitare di dare troppo peso ai cittadini giustamente indignati per l'ennesima decisione calata dall'alto.
Ieri 1° agosto - Campidoglio ore 15 - un caldo opprimente non ferma i cittadini giustamente infuriati, anzi proprio incaz...i
Ieri in Campidoglio eravamo in tanti e una delegazione di 16 rappresentanti di altrettanti Comitati è entrata - pensando di interloquire con l'Assessore all'ambiente - invece ci hanno fatto entrare nell'aula Giulio Cesare, per ascoltare gli interventi, molto deludenti, dei vari Consigliere. Sembrava di essere ancora in campagna elettorale, molte accuse reciproche, pochi quelli sulla discarica. Alemanno ha riproposto la vecchia opzione Allumiere dove si trova il sito militare, lontano 20 Km dalla più vicina abitazione, bocciato dal Sindaco di Allumiere e dal Presidente della Provincia Zingaretti. La Belviso è andata all'attacco, ma si è scontrata con Athos De Luca e con gli altri Consiglieri di maggioranza che hanno contrattaccato, ricordando le tante cose promesse e le poche attuate. In fine c'è stato l'intervento di Andrea Santoro, un buon intervento, il Presidente del IX Municipio ha riproposto la concertazione, ha rimarcato che decisioni del genere non possono essere calate dall'alto e chi si trova a spiegare ai cittadini scelte, così devastanti per la vita delle persone, sono poi i Consigliere municipali e il presidente del Municipio.
Alla fine del dibattimento ci sono state le votazioni sulle mozioni presentate.
Risultato: bocciate tutte le richieste che volevano un impegno del Consiglio contro l'apertura della discarica di Falcognana.
Tutte le persone intervenute sono uscite particolarmente deluse dai nuovi Amministratori che, pur avendo tante volte ripetuto che ci sarebbe stata condivisione e trasparenza nelle decisioni, alla fine hanno optato per la vecchia politica: io decido e tu cittadino ti devi piegare alla mia volontà che ti piaccia o meno. O come avrebbe detto il Marchese del Grillo: perché io so io e voi nun siete un ca..o
Se l'inizio è questo, c'è poco da rallegrarsi.
E pensare che i cittadini chiedono solo di essere ascoltati, per esprimere le loro giuste preoccupazioni e per dare un utile contribuito alla soluzione del problema, con consigli e soluzioni finalmente permanenti, come quella della costruzione di un termovalorizzatore, lontano da tutto e tutti. Tra i tanti discorsi tenuti in piazza, nell'attesa di essere ricevuti, la richiesta prevalente era quella di un termovalorizzatore di ultima generazione, con zero emissioni inquinanti, che raccolga e smaltisca tutti i rifiuti delle popolazioni del Lazio. Fermo restando che la raccolta differenziata va portata avanti per continuare a separare vetro, metalli, plastica e carta, tutto da riciclare e quindi da riutilizzare.
Da noi nessuno si permetterebbe di inserire un termovalorizzatore in un contesto urbano, addirittura in zone centrali delle città, come invece avviene a Vienna, Copenaghen, Parigi, Londra, qui nessuno lo chiede. Ma in zone disabitate Si.
Nell'attesa della costruzione di questo termovalorizzatore, si chiede che si trovi un sito meno vicino alle abitazioni, visto che in provincia vi sono luoghi che si prestano a queste condizioni.
Ma come sono negli altri paesi?
In Francia esistono 112 impianti, in Danimarca 32, in Olanda 11, in Italia 51, in Svizzera 31 e smaltisce in questi impianti il 100% dei rifiuti.
La Danimarca con 32 impianti smaltisce più dell'Italia con 51 (3.136.000 contro 3.488.000).
Però, poi abbiamo il termovalorizzatore di Brescia, che è uno dei più grandi d'Europa e con una tecnologia avanzatissima, che recupera dai rifiuti circa 600 milioni di chilowattora elettrici e 750 milioni di chilowattora termici l'anno. E' stato dichiarato "migliore impianto del mondo" dal Waste-to-Energy Research and Technology Council (una associazione formata da tecnici, scienziati ed industrie di tutto il mondo) che ha dato questo prestigioso riconoscimento.
Allora diamoci una svegliata e visto che siamo in grado di costruire dei gioielli che poi tutto il mondo ci invidia, cominciamo a fare! Non è più il tempo delle chiacchiere, ma quello del costruire.
Ed è quello che chiedono i cittadini. Basta politica! E' ora di pensare alle esigenze reali delle popolazioni.
Basta politica. Basta chiacchiere.
Ora debbono arrivare i fatti.
Apprendiamo con soddisfazione tramite il profilo Twitter del Presidente Andrea Santoro questa presa di posizione “Attuerò l’ordinanza del 4/12/12 emessa dalla Provincia di Roma che vieta il transito di tir dal Divino Amore al ponte della Falcognana” sicuramente un modo per far valere la sua posizione come Presidente del Municipio IX ma anche la volontà dei cittadini che già in precedenza esigevano tale intervento per la sicurezza stradale ed ora più che mai lo esigono per la Loro salute.