Belviso Atto III - ritardo assegnazione ex campo nomadi

Belviso Atto III - ritardo assegnazione ex campo nomadi

Non c’è giorno che la gente che  incontra i rappresentanti del Comitato non chieda subito che fine abbia fatto l’assegnazione del campo nomadi.

La risposta che dobbiamo dare è che purtroppo, da parte delle Istituzioni, su questo fronte c’è il vuoto più assoluto. Quindi nessuna nuova.

Ma se le Istituzioni tacciono, lo stesso non può dirsi di coloro che quotidianamente si trovano nella zona dei Centri Commerciali e del nascente Cinecittà World…a Castel Romano per intenderci.

Da quelle parti si da per certo un ridimensionamento del Campo Nomadi di Castel Romano e addirittura una sua chiusura (stime ufficiali parlano di circa 1000 persone, ma gli stessi rom ci dicono che ci sono almeno 300/400 rom, non censiti, tra il campo e i dintorni).

Abbiamo già accennato a queste voci sempre più ricorrenti in altri articoli, su questo stesso argomento.

Sappiamo quale forza hanno, coloro che spostano grossi capitali. Sappiamo che a Castel Romano sono stati investiti e ancora si stanno investendo capitali importanti. Sappiamo infine, che non c’è politico, qualunque sia la sua colorazione, che disdegni di intrattenere buoni rapporti con i grossi industriali e simili.

Nei nostri articoli abbiamo parlato delle tante confidenze che ci vengono fatte e che purtroppo fino ad oggi, anche su altri argomenti, sono sempre risultate fedeli alla realtà. Qualcuno ci dice di non ascoltarli. Ma possiamo noi tapparci le orecchie?

Sono tutte chiacchiere  -  ci continuano a dire  -  solo parole non suffragate da fatti reali.

Ma quando  i “sussurri” diventano tanti, è o non è lecito dare loro ascolto?

 

SARA’ RIDIMENSIONATO IL CAMPO NOMADI DI CASTEL ROMANO

Quando ai sussurri si sommano le voci di molti e poi all’improvviso, come un macigno, prima dalle carte e poi con le conferme ufficiali, ti dicono che con la realizzazione dell’autostrada Roma-Latina (sulla Via Pontina) si dovrà giocoforza tagliare una parte (una bella fetta) del Campo Nomadi di Castel Romano, allora non si tratta più di sussurri. Si tratta di certezze!

 

Che destinazione avranno i Rom sgombrati ?

E quanti saranno?   600 o 700 ?

Dove verranno spostati i Rom  che non saranno più  ospitati  a  Castel Romano?   In Campidoglio? 

O nella sede della Provincia di Roma?  Oppure in quella della Regione Lazio?

Ma va là, non scherziamo. Vi siete per caso scordati che a Tor de’ Cenci c’è un bel campo nomadi attrezzato, già pronto. Ha l’acqua corrente, gli impianti elettrici e non ultimo, addirittura l’impianto fognario.

Dove li mettiamo questi Rom ???   

Noi come Comitato continuiamo a fare un’altra domanda, e la facciamo alle Istituzioni ormai dal mese di settembre 2012. 

Perché non si procede con l’assegnazione del Campo come promesso a fine settembre u.s.? Perché si continua a perdere tempo? Cosa c’è sotto?  Ci sono stati da parte del Comune di Roma dei ripensamenti?

Sig. Vice Sindaco, Lei ha la possibilità di effettuare subito questa benedetta assegnazione. Perché ritarda?  Dopo tanti mesi di risposte vaghe e dopo un inutile referendum che è servito solo a perdere ancora tempo, e a rimandare chissà a quando l’occupazione del campo, ci dia  finalmente dei fatti!

Non sappiamo se la Belviso desideri sfruttare il tutto nella prossima campagna elettorale comunale, prevista per la fine di maggio. Potrebbe anche farlo, visto che ha contribuito alla soluzione del problema. E’ una sua questione e quindi  non ci interessa.  Ma in troppe occasioni Le abbiamo detto che l’area va occupata il prima possibile. I cittadini vogliono sicurezza e tranquillità. Oggi non dormono sonni tranquilli, proprio perché sono e siamo lasciati nella più totale incertezza. Auguriamoci che il Vice Sindaco si svegli e come da sue funzioni e competenze, proceda a porre la parola fine a questa vicenda.  Purtroppo ci crediamo poco.  Prima viene la politica, poi il bene dei cittadini.  

Noi la nostra dose di diossina l’abbiamo già respirata per 17 anni. Che nessuno si azzardi a ripristinare il vecchio campo o a reperire terreni da queste parti.

Di campi nomadi a Tor de’ Cenci, a Vallerano o alla fine di  Via di Mezzocammino non ne vogliamo più sentire parlare. 

Intanto ci risolva la questione Tor de’ Cenci, poi sulle altre aree ce la vediamo. Abbiamo detto ce la vediamo, non che discutiamo. Sui Rom nei nostri quartieri, dopo l’esperienza ultradecennale e particolarmente negativa dalla quale siamo appena usciti, non ci può essere più alcuna discussione. Noi abbiamo già dato. E qualcuno, questo se lo deve ricordare.

Che nessuno ci venga a dire che chiuso Tor de’ Cenci si può aprire un nuovo campo o un terreno asfaltato  per la sola sosta  di camper e roulotte, in un quartiere limitrofo.

Se lo possono scordare!!!!!

Noi paghiamo le tasse come quelli che vivono in zone più centrali. E si tolgano dalla testa che siamo cittadini di serie B e che per questo su di noi, tutto è permesso e tutto si può fare.

Ci dispiace per coloro che si sono già messi qualche grillo in testa. Se lo possono levare subito. Questa volta scendiamo veramente in strada con i forconi!!!  E non metaforicamente parlando.

Ma forse negli anni passati, cittadini di serie B lo siamo stati davvero, perché nessuno parlava a nostro favore.  Questo Comitato ha dovuto affrontare molte situazioni e dispute nelle quali con veemenza ha manifestato l’orgoglio di essere cittadini come gli altri e di volere quello che ad altri viene assicurato senza che nemmeno sia richiesto.  E in più di un’occasione siamo stati tacciati di essere addirittura troppo aggressivi.  Questo ci è dispiaciuto. Ma ci siamo resi conto che, se non avessimo affrontato di petto alcune questioni, queste sarebbero fatalmente finite sulle nostre spalle, su quella dei nostri figli e sui nostri quartieri.

Ci sono state date le Strade, che improvvisamente diventano a pedaggio - la Via Pontina a pedaggio grida vendetta al cielo; le Bretelle costruite sulla testa della gente; un Filobus completamente inutile e per certi versi dannoso (la costruzione della linea di questo mezzo è considerata la più inquinante tra tutte quelle esistenti al mondo, per i tanti pali che saranno installati lungo le strade e per i grovigli di fili che verranno stesi a ragnatela. Altro che mobilità non inquinante.

Non siamo e non saremo più coloro ai quali si possono dare nuovi  Campi Nomadi, magari spacciati per villaggi modello.O parcheggi attrezzati per camper e roulotte.  Vade retro, Satana!

Fessi sì, ma fino a un certo punto!  

E allora carissima Sveva Belviso, nostra “quartierina”, come Le abbiamo chiesto più volte, trasferisca in una parte del Campo il deposito dell’AMA di Via Renzini, attualmente confinante con un asilo e vicino ad altre due scuole: media ed elementare  (50 metri) e al liceo classico (100 metri). Nello spazio rimanente potrà essere previsto sia il capolinea del mezzo che ci collega all’Eur (il 706), sia un parcheggio di scambio per coloro che intendono lasciare l’auto e servirsi oggi del 706 e domani del Filobus.

 

Coraggio Sig. Vice Sindaco e Assessore con delega proprio al “Piano Nomadi

di Roma Capitale”,  ce la può fare!  E avrebbe il sostegno di tutti noi.

Noi come Comitato di Quartiere riteniamo di essere sempre stati molto chiari nelle nostre richieste, adesso tocca a Voi esserlo altrettanto. Tocca alle  Istituzioni, che noi continuiamo a scrivere con la “I” maiuscola. Perché Noi, cittadini, ancora ci crediamo.

 

E ricordatevi che il bene dei cittadini andrebbe messo sempre in cima

ai vostri pensieri e ai vostri programmi …..

 

                                                                                                                  Il Comitato di Quartiere

 

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